Qualità dell’udito negli over 65: i dati di Passi d’Argento 2016-2018

Prosegue la collaborazione tra Nonno Ascoltami! – Udito Italia Onlus e l’Istituto Superiore di Sanità. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un interessante colloquio con Maria Masocco, la responsabile scientifica di Passi d’Argento, un avanzato sistema di sorveglianza dello stato di salute della popolazione con più di 64 anni del nostro Paese.
Di seguito alcuni interessanti dati relativi all’udito.

Salute degli anziani: i dati Passi d’Argento 2016-2018

Sono consultabili on line (www.epicentro.iss.it) i nuovi dati Passi D’Argento che coprono il triennio 2016-2018, che aggiornano il quadro sullo stato di salute e di vita degli ultra 65enni. Tra gli aspetti che emergono c’è la difficoltà a recarsi dal proprio medico di famiglia o a raggiungere gli ambulatori dell’Asl (1 ultra 65enne su 3).
Passi d’Argento è un sistema di sorveglianza dello stato di salute della popolazione con più di 64 anni del nostro Paese. È promosso dal Ministero della Salute e dalle Regioni, con il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità,
Anche i problemi di udito sono indagati attraverso una semplice domanda che non fa riferimento ad alcuna diagnosi medica ma semplicemente da conto della percezione del singolo di avere un deficit di udito tale da rendere difficoltoso fare quattro chiacchiere con qualcuno: «Sente bene da poter fare quattro chiacchiere con qualcuno?». Alla domanda si può rispondere in tre diversi modi possibili: “sì, abbastanza”, “sì, solo se indosso l’apparecchio acustico”, “no, non sento bene”.
Dai dati 2016-2018, fra gli ultra 65enni residenti in Italia il 14% riferisce un problema di udito (non risolto o non risolvibile con il ricorso all’apparecchio acustico). Questa quota cresce con l’età (a 65-74 anni è del 7% ma sale al 22% dopo gli 85 anni) e non mostra differenze di genere. Il gradiente sociale è ampio e significativo e la quota di persone con problemi di udito è maggiore fra le persone con bassa istruzione (19% vs 9% delle persone con alta istruzione) e fra quelle con molte difficoltà economiche (22% vs10% fra chi non ne riferisce). Anche il gradiente geografico da Nord a Sud del Paese è significativo: nelle Regioni meridionali c’è una quota quasi 2 volte più alta di persone con problemi dell’udito, rispetto a quanto si osserva fra i residenti nel Nord Italia.
Fra le persone con un problema di udito è più alta la prevalenza di coloro che restano socialmente isolate e riferiscono che in una settimana normale non incontrano né parlano con qualcuno (44% vs il 19% nel campione totale); è più alta la prevalenza di sintomi depressivi (27% vs 13% nel campione totale) ed è più alta la quota di chi è caduto nei 30 giorni precedenti l’intervista (13% vs 9%).
Il 6% degli anziani intervistati ricorre a un apparecchio acustico per risolvere il suo deficit uditivo.
(fonte: Passi D’Argento)

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